
Svelata a Madrid, al Campus dello storico sponsor Repsol, la livrea della RC213V affidata alla coppia spagnola dei due iridati. Reduce da un anno senza vittorie, per la Honda è un’annata chiave per riscattarsi
Tanti dubbi, tanta voglia, aspettative in crescita. Con questa miscela inizia il 2023 del Team Repsol Honda, presentato questa mattina a Madrid dal Team Manager Alberto Puig e dai piloti Marc Marquez e Joan Mir.
ancora indietro
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“Ora come ora la Ducati è un passo avanti – ha ammesso Puig – ma stiamo lavorando per ridurre la distanza e pensiamo di essere sulla buona strada. Ci stiamo adattando ai nuovi metodi di Ken Kawauchi, che sono molto diversi, e speriamo di vedere risultati concreti al più presto”.
pazienza
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Per Marquez questa è la parola chiave. “Bisogna capire quando spingere e quando rallentare, quando dirsi le cose in faccia o tenerle per sé. Questo è il momento della pazienza. Abbiamo il serbatoio pieno e non c’è fretta: ho due anni di contratto, spero di essere competitivo già quest’anno, ma se non sarà possibile ci proveremo nel 2024”.
la sfida
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Prima di Joan Mir accanto al cannibale Marquez hanno fallito piloti come Jorge Lorenzo e Pol Espargaro. Tante le domande a Joan su aspettative e timori. “Era un sogno venire qui, e l’ho realizzato. È un onore, e sono super nervoso e pieno di voglia. Pressione ne abbiamo sempre, qui magari ce n’è un pochino di più. Non so perché i miei predecessori hanno fallito ma io da una parte non ci penso e dall’altra non me lo posso permettere. E ho grande fiducia in me stesso. In questi test di Sepang io e Marc abbiamo avuto sensazioni e dato indicazioni simili al team, cosa che mi sembra importante, perché se si va in direzioni diverse lo sviluppo della moto è più complicato”.
cose da migliorare
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“L’uscita dalla curva e la tenuta della ruota posteriore sono due aspetti – ha detto Marc – ma mi sembra che siano stati fatti progressi importanti. Non so a che punto siamo e se possiamo essere competitivi dall’inizio, ma ci proveremo perché non ci nascondiamo: l’obiettivo è quello di lottare per il Mondiale”. E Joan: “Veniamo da stagioni complicate, tanto noi piloti come la moto, e l’obiettivo è quello di migliorare. Ripeto, sono fiducioso”.
nuovo regolamento
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“Saranno fine settimana più intensi – dice Marquez -. Prima il venerdì serviva per accumulare sensazioni, ora è tutto più compresso e le gare Sprint del sabato cambiano l’intero weekend. Difficile pensare ora a una strategia, vedremo strada facendo. Però sicuramente sarà necessario un supplemento di concentrazione”.
aspettative mondiali
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“Vengo da due anni difficili – ha riconosciuto Marquez – i peggiori della mia carriera. Ero al massimo della gloria, mi sono ritrovato a pensare al ritiro. Ora ho speranze rinnovate e accanto un pilota che ha vinto un Mondiale. Dobbiamo remare tutti nella stessa direzione ma la fiducia è notevole: ripeto, dobbiamo puntare al titolo, perché no?”. La Honda ha fame, il mondo della MotoGP è avvisato.
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Fonte: https://www.gazzetta.it